Cos’è l’RFID

Con l'acronimo RFID (Radio Frequency IDentification, in italiano identificazione a radio frequenza) si intende una tecnologia per l'identificazione automatica di oggetti, animali o persone basata sulla capacità di memorizzare dati su particolari etichette elettroniche dotate di microchip, chiamate transponder (o tag), e sulla capacità di queste di rispondere all'interrogazione a distanza da parte di appositi lettori fissi o portatili. La tecnologia RFID permette di identificare persone e oggetti anche in movimento. Avvalendosi di speciali etichette intelligenti, capaci di trasmettere e ricevere segnali radio a corto raggio. La memoria del microchip presente nel tag contiene informazioni che identificano l’oggetto a cui esso è applicato e può essere letta senza bisogno di contatto.

La differenza tra RFID e codici a barre

Una delle principali differenze tra RFID e la tecnologia del codice a barre è che RFID elimina la necessità di puntare direttamente l’etichetta. Inoltre, la scansione RFID può essere fatta a distanze maggiori rispetto alla scansione del codice a barre e si possono leggere centinaia di tag simultaneamente. I sistemi ad alta frequenza RFID (bande UHF da 850 a 950 MHz e da 2,4 a 2,5 GHz) consentono distanze di lettura fino a 20 metri, anche se le radiazioni con queste lunghezze d'onda sono schermate dai metalli, dall'acqua ed anche dal corpo umano. Occorrono quindi particolari accorgimenti per ovviare a questi inconvenienti.

I campi di applicazione del microchip RFID

Le aziende che attualmente utilizzano l’RFID, avendone compreso le potenzialità, non si chiedono più come questa tecnologia funzioni o se sia davvero conveniente: ormai si pensa creativamente ai modi in cui un microchip RFID può risolvere i problemi reali del business. Le aziende oggi puntano a identificare e quantificare i benefici che derivano dall’implementazione di questa tecnologia: vogliono capire come l’RFID può aiutarli ad aumentare la sicurezza e la trasparenza delle operazioni e risolvere quei problemi specifici che non si possono affrontare con l’ausilio di tecnologie tradizionali, come per esempio i codici a barre. Anche in qualità di semplici cittadini o consumatori, siamo a contatto con i microchip RFID più spesso di quanto possiamo immaginare. Qualche esempio? Sono molte le aziende che hanno inserito i tag RFID nei badge dei propri dipendenti per monitorare gli accessi del personale. Non solo, i microchip RFID sono presenti anche nelle nostre carte contactless, nei sistemi di pagamento veloce, nelle smart card o nei documenti elettronici. L’identificazione a radiofrequenza, infatti, è in grado di risolvere numerose problematiche in più campi di applicazione: dall’industria, al retail, passando per la pubblica amministrazione e il sistema sanitario. In pratica stiamo parlando del supporto nell’ottimizzazione di processi quali la gestione del magazzino, il monitoraggio delle attività, la gestione della catena distributiva o del cosiddetto Work-In-Process (Wip).


Campi di applicazione:
  • logistica
  • automazione di processo
  • gestione asset
  • controllo accessi
  • autenticazione
Mercati:
  • alimentare
  • abbigliamento
  • trasporti e logistica
  • sanità
  • pubblica amministrazione